David Bowie

In Paradiso c’è più musica che sulla terra

In paradiso c’è più musica di quanta ce ne sia su questa terra.
E’ quello che penso da sempre ascoltando i miei artisti preferiti ed accorgendomi che la maggior parte di loro hanno cominciato la carriera incidendo sul vinile e adesso, non sono più carne ed ossa ma eterne traccie musicali.
Stamane la notizia della morte di David Bowie e allora mi si è stretto il cuore pensando a quante volte mi ha dato la forza di farmi scendere dal letto la mattina, spesso ancor prima delle luci dell’alba.
Per una come me, che è agnostica da una vita, la musica rappresenta quanto di più simile a Dio ci circondi.
Sì perchè Dio per me è semplicemente tutto ciò che di buono lottiamo per fare della nostra esistenza, la semplice ragione per la quale nasciamo, senza confini di regole o religioni.
Nella musica non esiste il concetto di giusto o sbagliato quanto piuttosto quello di “espressione” ed è proprio per questo motivo, credo, che alcuni uomini nascono con la possibilità di nutrire il mondo di energia positiva attraverso Continua a leggere

Una donna che sorride in spalla al compagno

La relazione stabile

Il rapporto incerto, magari litigioso ed altalenante è quello che ti sommerge di una grande quantità di adrenalina causata da un’insensata dose di incertezza per il domani.

Conosco tante persone che hanno vissuto per mesi all’interno di un’ “idea sentimentale” credendo che si trattasse di una relazione mentre , dall’altra parte era più facilmente ” una botta (e forse un’altra) e poi via”.

Sono meccanismi della mente che, soprattutto in periodi più deboli della nostra affezione a noi stessi, ci portano a “raccontarcela” e a crogiolarci nel “poco” piuttosto che ammettere che stiamo sbagliando tutto e che dovremmo scappare a gambe levate e senza neanche voltarci indietro. Continua a leggere

Una donna con in mano una borsa grande

Nella borsa delle donne

Quando penso al luogo più sorprendente e spaventoso del mondo, non mi viene in mente la Foresta Amazzonica quanto bensì la borsa che sto utilizzando ora e che mi guarda con aria pacifica dall’attaccapanni della sala.
Lei, in realtà, è tutt’altro che innocua.
Dentro alla borsa di una donna puoi trovare un’infinità di oggetti pericolosissimi: Il fazzoletto da naso parzialmente utilizzato che ha appallottolato e riposto non trovando alcun cestino a portata di mano, un ago che è caduto dal kit di cucito portatile, un pezzo di vetro ” preziosissimo” che ha strappato dalle mani di sua figlia che pensava fosse un diamante, un libro di filosofia del diritto che potrebbe uccidere di noia anche un cavallo, sua nonna a pezzetti perché non sapeva come occultarne il cadavere (scherzo, la nonnina stà benissimo, anzi, ci seppellirà tutti).
La portata della pericolosità della borsa di una donna la respiri quando la osservi mentre chiede al suo uomo se, per favore, le può allungare il portafoglio che è dentro. Continua a leggere

Una donna che ha jeans larghi perché dimagrita

Buoni propositi per il nuovo anno

Uno dei must di ogni inizio anno è il quantitativo di buoni propositi che mi trovo ad ascoltare dalla voce del mio piccolo omino del cervello e da parte delle persone a me vicine.

Essenzialmente sono quattro:

1 Fare più sport:

In effetti, ogni primo di gennaio, sinuosa come una balena spiaggiato e ancora frizzante per la decina di prosecchi della sera prima, parto per una lunga passeggiata della salute.
La sera mi sento così tonica e sgonfia da essere di nuovo pronta ad improvvisare un bell’hamburger e patatine fritte casalingo.

2 Basta fumare:

Questo è un ottimo proposito e il modo migliore che io conosca per esaudirlo è quello di leggere il libro di Allen Carr intitolato: “E’facile smettere di fumare se sai come farlo”. Continua a leggere

Il Piccolo Principe che parla alla sua rosa

Il piccolo principe, un re, ciascuno di noi

Quando il pilota, col suo aereo da aggiustare, chiese al Piccolo Principe cosa avesse visto della terra, il bambino gli raccontò di quel re che viveva in un pianeta piccolino il cui unico suddito era un topolino, che sentiva squittire la notte.
In questo pianeta, il Re, non aveva popolo da comandare ma non poteva comunque rinunciare all’ambizione di essere un Governante, così passava le giornate ad emettere ordini ridicolmente ragionevoli- tipo quello di dire al sole di sorgere e tramontare- pur di non perdere la sua inclinazione a volersi sentire sovrano.
Il Piccolo Principe, che era solo un bambino, aveva capito benissimo che sotto quella pesante corona si nascondeva un uomo insicuro che aveva paura di trovare un modo per misurarsi con un regno vero.
Sì perché un regno è fatto da diverse persone, ognuna con la sua inclinazione e le sue idee. Continua a leggere

Babbo Natale che vola in cielo con carrozza e renne.

Babbo Natale è in cassa integrazione

Mamma Natale è esasperata.
Se suo marito continua così salteranno gambe all’aria in poco tempo e tutto ciò che hanno costruito insieme per anni se ne andrà col mutuo della casa.
Questo ciò che pensa, faccia sul pentolone , mescolando tre buste di Kottbullar, le polpette dell’Ikea di cui tanto va ghiotto il rotondo consorte.
Ha dovuto licenziare anche 38 Elfi a favore degli Umpa Lumpa, la cui manodopera costava due tavole di cioccolato al giorno..
Poi però passa alle famiglie degli ex dipendenti un aiuto tutti i mesi perché non ce la fa’ proprio a vederli in difficoltà.
E come se non bastasse offre loro sempre da bere per tirare un po’ su il morale, così con ‘sta scusa ha ripreso quei chiletti che era riuscito a smaltire da quando avevano acquistato il tapis roulant che adesso è parcheggiato in camera, Continua a leggere

Un gruppo di persone che cammina sulle rotaie

Gli “stronzi” compulsivi

Sono una stronza compulsiva, una di quelle a cui se chiedi ” Cosa ne pensi?”, purtroppo ti risponde e ti risponde davvero.
La sincerità oggi è il lusso degli stronzi, di quelli che spesso vanno a fare da testa di ariete per le cause suicida e poi, una volta aperto il varco, vengono bruciati al rogo come streghe mentre “i buoni ” si godono i benefici della battaglia.
Sono una stronza compulsiva che ha imparato a sue spese che la verità spesso fa soffrire ma le bugie sono di gran lunga più dannose, perché non ti aiutano a correggere il tiro.
Tra l’altro sono quel tipo di persona che, se fa qualcosa di nascosto, anche per evitare di ferire, state ben certi che verrà beccata subito. Allora meglio la verità, educata ma diretta ai denti, che tanto essere stronzi non è neanche male
quando si può decidere di perdere qualcosa per strada. Continua a leggere

Donna al mare che salta felice

Come rendere felice una donna

Ne ho lette di cose sul “Come far felice una donna”.
Libri su libri, migliaia di pagine di arzigogolati esempi e complessi algoritmi che manco Albert ai bei tempi che furono.

E’ vero, noi donne siamo piene di sfumature, siamo “Uno, nessuno, centomila”, la “Cavalcata delle valchirie”, “Aldo Giovanni e Giacomo”, “Cip e Ciop” e chi più ne ha più ne metta, tutte condensate in uno stesso paio di scarpe.

Ma questo è un NOSTRO problema.

Il disagio che creiamo all’uomo è solo -Si fa per dire- il modo contradditorio, vendicativo e contorto di comunicare i nostri bisogni (ma questa, è un’altra lunga storia fatta di “no” che dicono “sì”, di “tutto ok” che dicono “ti ammazzerei” ecc..ecc..ecc..). Continua a leggere

Mamma con gambe raccolte, seduta per terra

La mamma psicopatica

“Son le sette e mezza e ancora non siete vestite!!!
Daria, il latte si beve, non si contempla! Alice, NO!Ti ho detto che non posso metterti quel vestito, è inverno e non ti mando a congelare in mezze maniche! Dariaaaa! Lo stai rovesciando quel latte e dopo ti devo ricambiare! Santo Cielo, Alice non ti mettere a piagnucolare o oggi niente tv! Non c’è tempo, dobbiamo andare bimbe, devo correre a lavorare! Basta capricci o scatta la punizione uno, due…!!!”
Inverno, meno cinque gradi fuori ed io sono madida di sudore.
Non solo: ho la vena che pulsa sulla fronte e la mia faccia, lo so già, è stravolta dopo soltanto un’ora dal risveglio.
A poco conta che faccia Yoga per rilassarmi alle prime luci dell’alba. Al primo rumore che avvertono dalla sala, le due orche nane sono già appiccicate a me, sedere in faccia mentre sono nella posizione di equilibrio più difficile, quella che solo oggi mi era finalmente venuta.
E non sono silenziose, MAI. Appena smontate dal letto hanno già una quantità infinita di domande fondamentali sull’esistenza tipo “Perché mamma il lampadario della sala è stato scelto viola?”
Ed io non lo so, non lo so, NON LO SOO..!
Ciò che so per certo però è che è giunta l’ora di appendere il tappetino al chiodo e di dirigermi sconsolata verso la cucina per preparare la colazione. Continua a leggere

Due ragazzi che si abbracciano

L’amore diverso

Ok, ti ho appena ingannato, scusami.
L’amore non può essere diverso. L’amore è amore punto e basta.
Anzi, non esiste alcun sentimento al mondo che accomuni di più gli esseri umani tra di loro, neanche la rabbia o l’odio.
Sì perchè nella rabbia siamo tutti un po’ diversi. C’è chi si rifugia in lunghi e offesi silenzi e c’è chi strepita come un matto.
L’Amore, quello invece, ti fa essere simile anche a Belen e a Brad Pitt (Amore è pure lifting).
Sì perchè quando si ama, il fatto di amare una persona di uno stesso sesso è bellezza e la bellezza, per me, salverà il mondo.

Andrea non ha ancora avuto il coraggio di parlarne coi suoi genitori ma sono anni che si sente “strano” rispetto ai coetanei che tanto ossessivamente parlano delle compagne di scuola. Continua a leggere