Segui la tua natura

Segui la tua natura

Ascolta la tua natura, la tua parte primordiale, soprattutto quando hai voglia di mollare.

Il mio cervello non ha ancora accettato che per aver pochi problemi in questa vita, si debba stare nascosti nell’ombra, in modo da non disturbare chi pretende più spazio per sé stesso.

Lui è convinto che a questo mondo ci sia spazio per tutti e che chi si veda limitato dall’altro cerchi solo una giustificazione alla sua mancanza di coraggio o predisposizione alla fatica…

Ho provato quindi a rifarmi il cervello (con le tette c’era troppo da lavorare) ma non ha funzionato.

Così tra le gomitate che quotidianamente prendo e quei pochi Jab che rendo, mi faccio bastare la consolazione che esistano tra di voi, altre persone come me.

Persone che subiscono l’eterno conflitto tra il desiderio di stare in pace, costringendosi ad un atteggiamento compassato e quello di “nuotare in questo mare”, con tutta la forza che hanno, al di là del risultato, del giudizio altrui, dell’antipatia che spesso scatenano.

Gli artisti sono i primi: scrittori, musicisti, attori, pittori.. Non ambiscono tanto a diventare famosi quanto a sfogare quell’energia intima che, se non trova spazio per uscire, li annega da dentro.

Se non ascolti la tua natura e ti trattieni, per paura di farti male, ti farai male.

Non sarà magari un male acuto quanto un continuo fastidio battente, tra le pieghe della tua anima.

Sarà quel dubbio che ti assale quotidianamente, quel tarlo che corrode piano piano la gioia di vivere e ti porta ad essere triste senza un perché, a svegliarti la notte sudato per un senso di vuoto, che ti porta alle crisi d’ansia, al bisogno di pastiglie e infine, nel peggiore dei casi, a quella malattia che si chiama “male di vivere”.

L’anima si stacca le braccia a morsi, pur di liberarsi, quando l’incateni al muro.

Segui la tua natura, vivi il tuo tempo, danza al tuo ritmo.

Scegli di essere ciò che sei partendo dal semplice quotidiano: non esiste la ricetta giusta ma la “tua” ricetta.

Se avessi accettato di essere un po’ più animale, se avessi ascoltato meglio il mio istinto, avrei evitato le scelte sbagliate degli ultimi tempi, le guerre ridicole e avrei goduto il mio essere più spontanea e meno kamikaze.

Avrei bevuto senza paura e fino in fondo tutto ciò che avevo apprezzato al primo sorso, senza preoccuparmi della fine della bottiglia.

Avrei pagato il giusto prezzo per qualcosa che forse “valeva la pena”.

Ultimamente noto sempre più persone rabbiose, disperate, poco equilibrate e sto cercando di capire quale sia la lezione che devo imparare al fine di smettere di avvicinarle.

L’unica cosa che mi viene in mente è che io stia suonando una melodia che non è la mia e che, per questo, sia a mia volta in difetto.

Erano giorni e giorni che non scrivevo e, dal momento che scrivo per necessità, se smetto di farlo è perché qualcosa non va.

Ascolta la tua natura e suona la tua melodia. Solo così arriverai a circondarti di coloro i quali ti renderanno leggero il cammino..

Ecco, sei pronto?

Bravo, riparti.

Io ti aspetto più in là, già da ora, al principio dell’aurora.

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