Volto di uomo per metà in ombra

Le persone a metà

Le persone a metà sono sempre al sicuro.
Non cadono mai, non si fanno mai male e, se accade, è tutto limitato ad una banalissima tumefazione da Lasonil.
Le riconosci dal fatto che non le sconvolga nulla: capaci oratori, cultura adeguata ed ironia sempre attenta a sdrammatizzare ogni situazione di possibile empasse.
Si fanno cogliere difficilmente in fallo, non sono quasi mai a disagio.
Sono il pilota prudente della loro stessa esistenza; calcolatori e controllati, hanno mappe aperte per ogni viaggio.
Allora perchè persone a metà?
Scusa Claudia, dal momento che viaggiano sui binari sicuri della programmazione e non si fanno cogliere di sorpresa, cosa manca loro?
Semplice, la sorpresa.
Non parlo a sproposito perchè anche io lo sono, o almeno, lo sono stata per tantissimo tempo e continuo ad esserlo, di tanto in tanto.
Se pensi che fin da quando ero piccola, nei momenti di tensione, invece di farmi attraversare dal contenuto di un discorso, comincio a contare le lettere delle parole di cui è composto, capisci fino a che punto io possa arrivare.
Quando mi sembra di non avere il polso della situazione, invece di ascoltare, io conto e cancello la paura, immediatamente.
Ma la paura non si ignora senza mietere molte più vittime di quante ne morrebbero guardandola in faccia.
La paura, purtroppo per te e per me, se vuoi esorcizzarla, la devi affrontare.
Essa è la porzione all’ombra della medaglia della vita, la sua parte di disagio, di insicurezza ma è anche la prima genitrice di tanto di ciò che potremmo definire “sorprendente”.
Nessuna caduta, nessun dolore equivalgono a nessuna sorpresa, nessun volo, nessuno sbuffo al cuore.
E’ proprio ai confini di ciò che decidi prudentemente di non affrontare, che si nascondono la pura gioia, la realizzazione, l’amore.
Le persone a metà non soffrono tanto perchè non sentono tutto.
Le persone a metà non sanno cosa sia un treno in faccia perchè loro lo scelgono, ci salgono e si fanno placidamente trasportare.
Conoscono tutte le fermate, le coincidenze, gli orari.
Loro non ne prendono mai uno a caso, non si fanno sconvolgere da un viaggio di cui non conoscono la destinazione.
Io lo so, sono come loro.
Ma queste mani, così strette su un volante immaginario, mi hanno reso molto più schiava di quanto non mi fossi mai accorta.
Mi sono cucita la custodia addosso; un’elegantissima federa di lino immacolato, confezionata completamente a mano.
La mia stessa mano.
Ti rendi conto che la presunzione di gestire ogni singolo evento a tuo piacimento è pura follia?
Non bisogna essere dissennati ma neanche così maniacalmente controllati.
Apri le mani e rilassati, accetta di poter cadere, hai le nocche viola, non lo vedi?
Lasciati trasportare e rischia una bella caduta.
Concediti la verità sulla dimensione del pericolo.
Vuoi sapere che ho fatto io?
Sono caduta.
Dopo però mi sono rialzata e adesso, in questo primitivo nodo che avverto in gola, sento tutto il gusto della libertà.
Adesso finalmente sono a pelle nuda, senza aver più freddo.
Avevo paura di perdere tanto e invece mi sono resa conto che le uniche cose che non sono disposta a perdere sono tre: me, le mie figlie, la mia esistenza su questa terra.
Cadere, cavolo, mi ha tolto fiato, ma anche tanta zavorra.
Dalle tue ceneri puoi rifiorire, puoi trovare nuova forza.
Certo, non c’è nulla di male ad essere delle persone equilibrate ma, arrivare a vivere la metà delle cose per non affrontare la paura, la percepisco come una ridicola privazione verso sé stessi.
La paura, tanto, prima o poi si siederà alla tua tavola.
Allora, l’unica cosa che potrai fare è guardarla negli occhi e dirle:
“Stella, vieni qua che ne parliamo. Ti offro un bicchiere di rosso, quello buono”.

“Ho ancora la forza che serve a camminare,
picchiare ancora contro e non lasciarmi stare,
ho ancora quella forza che ti serve quando dici: “Si comincia..
Al mondo sono andato, al mondo son tornato sempre vivo”

3 commenti
  1. Barbara
    Barbara says:

    È davvero facile in alcune situazioni restare a metà…. non esporsi… lasciare andare le cose e farle cambiare solo agli altri….
    Però hai ragione nel dire che la “sorpresa” poi manca. Credo che la “sorpresa” sia una delle cose che maggiormente dia brio alla vita…

    Rispondi

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