Madre e figlia che giocano insieme

Non smettere di giocare

Un anno fa’, in questo periodo, ho partecipato ad un video musicale.
Ho trentotto anni, sono alta un metro ed una Coca Cola schiacciata, quindi è chiaro che io ci sia andata per una caratteristica della mia personalità che non c’entra con la prestanza fisica: la capacità di “giocare”.
I Nonentity, il gruppo musicale che mi ha ospitata in versione “Madonna dei poveri”, ha proprio questo come pregio fondamentale: una enorme predisposizione al gioco.
Pensate che il nome deriva dal fatto che sia stato detto loro che non potevano essere nessuno e “Nessuno” hanno deciso di chiamarsi.
Cantano e suonano con passione e sono affiatati da morire perché, scherzando insieme, rimangono molto complici e sempre amici.
Esiste una cosa che lega ancor più del dolore e questa cosa è proprio il”ridere insieme”, il giocare.
Funziona nell’amicizia, in amore e anche sul lavoro; funziona ovunque esista l’elemento umano.
Questa vita, che ci è arrivata non si sa come, è un viaggio in cui puoi scegliere che atteggiamento adottare.
Un cantante delle mie parti affermava che “leggero è il vestito migliore” e aveva ragione; non c’è quasi nulla che non si possa affrontare con un atteggiamento leggero alla vita e circondandosi di complici in grado di sdrammatizzare.
Fosse per me darei la possibilità a tutti di travestirsi, fosse o non fosse Carnevale; inserirei come materia scolastica obbligatoria “Sdrammatizzazione” e creerei un incontro al mese di “Cazzeggio Aziendale” in orario d’ufficio, per far desiderare al gruppo la condivisione di un obiettivo comune piuttosto che il farsi la guerra per vantaggio personale.
Forse, in un momento leggero, man mano che le persone si rilassano davvero, potrebbero arrivare idee genuine, perché non filtrate dalla paura di parlare o di fare brutte figure.
Esiste il momento per giocare e quello per essere estremamente seri ma, la forza della serietà a mio avviso è estremamente sopravvalutata in quanto spesso dichiara molto più valore di quello che non ha.
Le persone più in gamba che io conosca, hanno una forte capacità di scherzare (e di essere seri quando necessario).
Sono persone attraenti, con le quali ho bisogno di rimanere in contatto perché in grado di capire quando sia il momento di ridere e quello di non farlo affatto.
Son persone ricche, delle quali non ti stanchi mai ed è proprio grazie a loro che questo viaggio chiamato vita sta continuando a rendermi molto più felice che triste.
L’umorismo, più della polemica, richiede una spiccata dose di intelligenza.
Vuoi essere circondato da persone in gamba?
Vuoi una vita più leggera e luminosa?
Impara a prenderti un po’ meno sul serio, non giudicare chi è fuori dai tuoi schemi, ridi insieme alle persone che sanno farlo e sappilo: a scherzare non si scherza mai.

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