Una donna col vestito da principessa

Tutta colpa di Biancaneve

Tutta colpa di Biancaneve se le donne parlano troppo d’amore.
Se sei donna, conosci benissimo il tuo istinto di analizzare, spiegare, sviscerare tutto ciò che è accaduto durante un’uscita con un uomo.
Il giorno dopo l’evento sei già al telefono con l’amica del cuore e anneghi di sentimentalismo ogni particolare, frase, espressione.
– Aveva quella maglietta che, un mese fa’, gli ho detto che mi piaceva-
(Lui probabilmente l’ha presa dall’armadio a caso).
– Quando gli ho chiesto quella cosa, ha fatto una lunga pausa come se fosse sensibile alla mia reazione –
(Non vi stava ascoltando e ha dovuto ripetere la frase tra sé e sé).
– Mi ha risposto guardandomi fissa negli occhi, con una grande intenzione –
(Era arrivata l’ora di portarvi a letto).
E via dicendo.
Su tre messaggi di Whatsapp potremmo costruire un poema che manco Dante con la Divina Commedia, figuriamoci cosa siamo in grado di partorire da una serata intera.
L’uomo invece sbatte l’occhio all’amico e risolve l’argomento con: “Ci sono uscito”.
STOP.
Alle donne piace ricamare.
E spesso non si tratta del bisogno di esprimere amore verso un “lui specifico” quanto del concetto di Amore fine a sé stesso.
Noi potremmo parlarne per ore, senza sentirci mai stanche.
Ed è tutta colpa di Biancaneve.
Ma perché le nostre madri invece della triade Cenerentola, Biancaneve ed Aurora non ci hanno insegnato a cambiare una ruota?
Che adesso se mi si fora per strada (come è già capitato), come minimo al primo sbattere di ciglia si ferma l’anziano fin troppo arzillo che usa pillole blu come mentine.
Ma dov’erano le Tartarughe Ninja quando avevamo bisogno di loro?
Niente, a noi spettavano Cenerentola, Aurora e Biancaneve.
Che tra l’altro caratterialmente dovevano essere delle fatte muffe..
Che noia.
In cinque minuti netti tutte e tre hanno trovato il Grande Amore (ma quando mai?) e completamente inesperte sul tema, come pensate che sfogassero tutta quella marea di viaggi mentali che ci si fa’ all’indomani di un bacio?
Ma vi immaginate Biancaneve che racconta, con estrema dovizia di particolari, consistenza e sapore delle labbra del giovane reale mentre i nani la ascoltano con gli occhi allucinati?
Chissà quanto sidro si son dovuti fare per non tirarle una badilata in testa e seppellirla nel bosco.
Cenerentola poi? Secondo me i suoi topolini si sono impiccati in sala da ballo dopo che lei è riuscita a far diventare i venticinque minuti scarsi della prima notte di nozze, sei ore e mezza di racconto.
E per quanto riguarda la Bella Addormentata?
L’ha sedata nuovamente il principe, a dieci giorni dal suo matrimonio, dopo l’ennesimo “A cosa stai pensando caro?”
Quelle tre, diciamocelo, senza la spalla comprensiva di un’amica, non potevano assolutamente sopravvivere a tutto quell’amore.
Solo un’altra donna può capire.
Ella sa anche che ascoltarti è un investimento sul futuro, in quanto un domani tu le dovrai ricambiare il favore.
Siamo fatte così, non c’è nulla da fare.
Forse ci nasciamo, forse non è neanche tutta colpa di Biancaneve.
Quello che so di per certo è che due sabati fa’ dovevo acquistare un libro per le mie bimbe e l’ho comprato sulle streghe.
Devo essere onesta; ho molto meno paura di loro che della triade “bigodini, zucchero e tanto, ma tanto, ma tanto Ammmore”.

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