Storia di Giulia

Storia di Giulia: TRE

Giulia non si è ancora ripresa.
Ci sono cose che ti cambiano per sempre e che fai fatica anche a dire ad alta voce.
Ricorda bene quando aveva sperato di non essere incinta poi, scoprendolo, era quasi impazzita.
Si era tenuta questo segreto dentro, senza dire nulla a lui e pensando a lungo come poter fare.
La scelta alla fine era arrivata in una notte insonne, attraverso una semplice frase ripetuta nella mente: “Quante donne che hanno tenuto il proprio figlio conosci, che se ne siano pentite?”.
– Nessuna – Era stata la risposta sussurrata a se stessa.
Di colpo il velo di angoscia e pazzia che l’aveva investita si era dissolto e quella notte aveva dormito con la mano abbandonata sulla pancia.
Finalmente aveva trovato la strada e, da questa strada, non si sarebbe mai più discostata, costasse ciò che costasse, inclusa la perdita di lui.
La mattina, con le mani tremanti, aveva cancellato ogni traccia di quell’uomo dal suo telefono.
Aveva chiamato il suo gestore e richiesto che le affidassero un altro numero.
Uscendo di casa, lungo la via del lavoro, l’aveva presa una specie di vertigine che lei, con forza, aveva controllato.
Non avrebbe mai più sentito quella voce carezzevole, che tanto l’aveva intossicata.
Aveva scelto suo figlio, anzi, sua figlia, in quanto si immaginava di avere in ventre una bambina.
Giulia scuote la testa a quel ricordo doloroso; prende l’elastico dal suo polso e si acconcia una coda.
Le sembra di soffocare dal caldo e, i suoi capelli lunghi, in quel momento sono solo d’impiccio.
– Chissà come sta lui – Pensa – Che cosa sta facendo -.
Ma dopo mesi di indecisione, ha preso una decisione e non tornerà più indietro a cercarlo, dovesse amputarsi le gambe.
Le donne sono così nella maggioranza dei casi.
Indecise e volubili nel tempo dell’amore, quando però la misura è colma, amputano tutto, con un colpo netto.
Giulia si toglie i vestiti, vuole farsi una doccia.
Il corpo è stanco, quasi svogliato.
Suonano alla porta.
Trasale.
Si avvicina silenziosa all’ingresso e guarda attraverso lo spioncino.
Il cuore le batte all’impazzata.
E’ lui.

-CONTINUA-

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